18 Agosto 2014
In questo quarto appuntamento, Claudio Flaminio affronta l’importanza per un musicista di ascoltare ogni genere musicale e di affrontare la musica anche come materia di studio, cultura e lavoro.

“Che musica ascolti?” “Un po’ di tutto” “Per esempio?” “Mah…non ho un genere in particolare, ascolto di tutto.” Certo…come no…penso io.”Tutto? Sei proprio sicuro?” Il ragazzo glissa. E a questo punto lascio cadere l’argomento. Ascoltare tutta la musica. Un obiettivo difficile per chiunque. L’abitudine ci spinge ad ascoltare la stessa playlist, lo stesso cd o restare confinato nei nostri generi preferiti. Niente di male. Per un musicista la musica non è più solo piacere ma anche cultura, studio e lavoro. Ecco perchè suggerisco sempre ai miei allievi di sforzarsi ad allargare i propri gusti e a diventare onnivori musicali. La meraviglia di una vecchia melodia napoletana, la rotondità di uno swing degli anni ‘60, un groove di James Brown, la voce di Amy Winehouse, il suono avvolgente dei Pink Floyd, la sempreverde freschezza di un brano dei Beatles. E ancora…una rima di De Andrè, il rock’n’roll degli Ac/Dc, la ribellione del punk, la maestosità di una sinfonia di Beethoven, l’atmosfera onirica di un brano di Debussy, gli spericolati incastri ritmici della musica latinoamericana. Non è una meraviglia tutta questa scelta? Ogni genere ha la sua magia e nessuno esclude l’altro. Eppure, nonostante questo, è stupefacente osservare come anche tra i professionisti della musica siano pochi gli onnivori musicali. C’è, da parte di molti, una propensione a barricarsi dietro le proprie idee e giudicare, spesso in modo lapidario, ciò che non piace o non si comprende. Mi è capitato di sentire pianisti jazz parlar male di Jimi Hendrix, cantanti liquidare i vocalizzi di “The great gig in the sky” come “urla e versi”, chitarristi rock ignorare chi fosse McCoy Tyner. Prima di dare giudizi sarebbe sempre meglio fare dei bagni di umiltà e tentare di capire tenendo a mente quelli che sono concetti alla base di un fruitore di arte: rispetto e curiosità. Oggi a maggior ragione con tutta le possibilità tecnologiche di cui disponiamo non ci sono più scuse. Apriamoci ,svegliamoci e ascoltiamo! Sforziamoci di capire il perché di certa musica, anche quella che non ci piace. Proviamo a udirla. Essere onnivori significa proprio questo: cercare, assaggiare, gustare e apprezzare tanti generi diversi di quell’incredibile e vastissimo mondo che è la musica.

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    NAM Milano
    4.6
    Basato su 128 recensioni
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    Alex Di FuriaAlex Di Furia
    14:35 20 Feb 24
    Top esperienza di vita che mi ha arricchito come persone e come DJ.
    Ruy ItiberêRuy Itiberê
    10:50 20 Feb 24
    La mia esperienza al NAM è stata fantastica. Sono uno straniero, l'italiano non è la mia lingua madre. Sono stata accolta molto bene. Tutti, dal corpo docente alle persone con cui lavoro, dalla segreteria agli studenti, sono stati molto accoglienti e pazienti. E il corso, sensazionale! Grazie a tutti
    Lorenzo AdamoLorenzo Adamo
    10:30 20 Feb 24
    Bella scuola suddivisa in modo equo tra pratica e studio orale. Per chi vuole diventare esperto è perfetta
    martina iovinomartina iovino
    10:27 20 Feb 24
    Sailor MoonSailor Moon
    15:26 19 Feb 24
    La scuola presenta diversi percorsi, a seconda della tua preparazione, vieni inserito in quello più adatto a te.Non ci sono solo lezioni di strumento, ma anche tutto ciò che riguarda la musica nel suo insieme e laboratori differenti e molto interessanti per la crescita personale e professionale.I docenti sono preparati e disponibili per qualsiasi dubbio.Struttura in buone condizioni e la segreteria sempre a disposizione per te.Sono al secondo anno e mi sto trovando molto bene.Consigliata al 100%.
    pacrella Mpacrella M
    18:09 07 Nov 23
    Scuola molto valida e insegnanti preparati. Ho studiato canto per quattro anni, alternandomi tra la sezione Bovisa e la sezione Centrale.Il corso è completo e strutturato abbastanza bene.Personalmente mi sono trovata meglio nella sezione Bovisa, ma per il semplice fatto che, essendo una sede più piccola, ci sono meno iscritti ed è più tranquilla.Consiglio di seguire il corso di Canto Professionale, come tutti gli altri corsi Pro, se si ha intenzione di fare il professionista e/o si ha molto tempo per studiare: sono percorsi molto impegnativi.In generale buona scuola 🌈
    Alice ValentiAlice Valenti
    17:09 07 Nov 23
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    JoedicyJoedicy
    15:59 07 Nov 23
    Scuola fantastica. Insegnanti molto professionali e disponibili. Si crea un bel rapporto con gli studenti. Se volete intraprendere una carriera nel mondo della musica ve la stra consiglio. La segreteria è molto efficiente e disponibile.
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